Per escussione della fideiussione si intende l’azione attraverso cui il beneficiario, richiedendo il pagamento garantito dalla polizza fideiussoria, determina l’incameramento totale o parziale della garanzia.
Tale richiesta del beneficiario avviene nel momento in cui il contraente (obbligato principale) non abbia onorato le obbligazioni nei suoi confronti.
Ricordiamo inoltre, che l’escussione di una fideiussione viene chiamata anche incameramento della fideiussione. I due termini si possono considerare infatti sinonimi.
Per apprendere al meglio il funzionamento dell’escussione è bene conoscere il significato e le caratteristiche di una fideiussione assicurativa, e per questo si consiglia di leggere il nostro approfondimento: Cos’è la polizza fideiussoria assicurativa.
Bene, quindi cos’è l’escussione?
L’escussione della fideiussione è il procedimento giuridico per mezzo del quale il soggetto beneficiario di una polizza fideiussoria assicurativa, stipulata a monte di un accordo, si trova in diritto di richiedere all’agenzia assicurativa (al garante) la somma garantita dal contratto di fideiussione.
Normalmente ciò si verifica nel caso in cui il contraente non rispettasse i termini dell’accordo tutelato dal contratto di fideiussione.
Il beneficiario allora, come si è detto, può escutere la somma garantita dall’ ente fideiussore (l’agenzia assicurativa di solito), e quest’ultimo è tenuto a pagare secondo le norme di legge.
Ciò può accadere, per esempio, a seguito di un contratto per l’esecuzione di lavori o per la fornitura di beni o servizi regolati da un contratto d’appalto.
Quindi cosa succede dopo l’escussione?
Una volta escussa la fideiussione il beneficiario avrà ricevuto la cifra garantita dal contratto fideiussorio.
Ora, dopo aver descritto il significato del termine escussione, possiamo passare a considerare quali tipologie di escussione esistono.
L’escussione della fideiussione può essere di due tipologie: a prima richiesta o a perdita definitiva.
L’escussione a prima richiesta prevede che l’agenzia assicurativa o l’ente finanziario presso il quale è stata stipulata la polizza rimborsi il soggetto creditore dell’ammontare pattuito istantaneamente e senza possibilità di muovere opposizioni.
Questa tipologia di incameramento della garanzia non esclude la possibilità per l’ente garante che le motivazioni della richiesta di escussione fossero legittimi.
E in caso si verificasse che la richiesta di escussione fosse stata illegittima, l’ente garante potrà richiedere la restituzione della somma.
L’escussione a perdita definitiva prevede, invece, che prima di effettuare qualsiasi rimborso venga effettivamente verificato l’illecito da parte del soggetto esecutore dell’inadempienza.
Il funzionamento dell’escussione può variare anche in base alla tipologia di beneficiario:
Prima di tutto il richiedente deve fare la richiesta di escussione per mezzo lettera raccomandata e recapitarla presso l’ente fideiussorio.
Da qui, a seconda della tipologia di escussione pattuita (a prima richiesta o a perdita definitiva) verrà perseguito l’iter predefinito.
Il lasso di tempo normalmente previsto dal momento in cui il soggetto beneficiario presenta la domanda al momento in cui avviene l’escussione è di 30 giorni.
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