Per definire cos’è il tasso di una fideiussione è necessario ricordare cos’è la polizza fideiussoria, ovvero un contratto stipulato come garanzia in sede di cauzione. Può essere costituita da contanti o titoli di Stato ed è comunemente emessa da compagnie assicurative, istituti bancari o enti finanziari iscritti all’apposito albo.
Tra le varie voci utilizzate per determinare il costo della polizza fideiussoria, vi è il tasso della fideiussione.
Questo rappresenta il grado di rischiosità che l’ente emittente valuta in relazione alla natura del sottostante da garantire (una gara d’appalto, la rateazione di oneri di urbanizzazione, il pagamento di una fornitura, solo per fare alcuni esempi) e alla solidità del soggetto per il quale viene prestata la garanzia.
Ulteriori elementi discriminanti per il tasso da applicare sono la somma da garantire, che rappresenta la massima esposizione cui fa fronte l’emittente, la presenza di coobbligazioni personali, che tendono a far diminuire il rischio che l’emittente sostiene, e la durata della fideiussione.
Il tasso della fideiussione viene spesso espresso come tasso annuale e, pertanto, deve essere utilizzato come fattore moltiplicativo della durata del contratto fideiussorio.
Il valore percentuale così generato andrà a moltiplicare la somma garantita dal contratto per ottenere, infine, il premio di polizza. La formula, quindi, è la seguente:
importo garantito dalla fideiussione X tasso annuo X durata della garanzia
Il premio assicurativo potrebbe essere aumentato da costi di istruttoria richiesti dall’emittente stesso o dall’intermediario che ha gestito la pratica per conto del fideiussore. Ad esempio i Confidi, società finanziarie regolarmente autorizzate alla gestione di contratti fideiussori, richiedono il pagamento di una sorta di costo associativo “una tantum” in aggiunta al premio.
I migliori tassi per le fideiussioni, a parità di caratteristiche, sono in possesso delle Compagnie Assicurative, che comunque svolgono accurate analisi sulla patrimonialità e la solidità economica del proprio cliente prima di esprimere la sua affidabilità tramite indici di rischio che sono, appunto, i tassi delle fideiussioni.